Recensione “L’ultima canzone- Nicholas Sparks”



Prezzo: 9.26


trama:A quattordici anni, la vita di Veronica Miller, detta Ronnie, è stata completamente stravolta dal divorzio dei genitori e dall’allontanamento del padre, che da New York si è trasferito a Wilmington, in North Carolina. Tre anni dopo Ronnie è ancora furiosa, soprattutto con lui, che non vede quasi mai. Finché sua madre non decide – nell’interesse di tutti, secondo lei – di mandarla a trascorrere l’estate nella sperduta cittadina affacciata sull’oceano dove il padre di Ronnie, ex pianista e insegnante di musica, vive un’esistenza tranquilla in sintonia con la natura, tutto concentrato nella creazione di un’opera destinata alla chiesa locale.

Recensione: Sparks non delude mai. Ero da due anni che non leggevo un suo libro e tra quelli che mi mancavo di questo scrittore, ho scelto questo visto le voci positive che ho sentito qua e là. Come tutti i libri di Sparks anche questo risulta molto scorrevole, vengono alternate le voci di racconto, Ronnie, Will, Marcus e Steve. Ho trovato la protagonista molto complicata, come la maggior parte degli adolescenti alla sua età. mentre ho trovato meraviglioso il padre Steve. Questo è il terzo libro di seguito che leggo che tratta anche l’argomento cancro, ovviamente scelti senza sapere che trattano anche di questo argomento. la storia è carina e ben formata, non è il classico libro che parla d’amore, anzi, d’amore ne parla per un quarto del libro più o meno. Anche questo come gli altri di Sparks è riuscito a commuovermi, questo scrittore è uno strappalacrime oltre ad essere un assassino di personaggi dei suoi libri . Anche Blaze, altro personaggio femminile, mi ha affascinata a suo modo, a volte si fanno scelte sbagliate per amore, si cambia senza accorgersene e poi quando si supera il limite ci si accorge degli errori e soprattutto delle persone sbagliate che abbiamo affianco. Questo personaggio è riuscito a farsi odiare ma anche a farsi perdonare ed amare.


Passiamo però ai personaggi maschili. Steve, Marcus, Will e Jonah. Marcus forse è stato il più complesso, con la sua mente malata e scaltra, sono stata contenta di come finisce la sua parte alla fine del libro. Jonah, il fratellino di Ronnie di 10 anni mi ha fatto una tenerezza assurda, magari esistessero tanti bambini come lui, dolce premuroso, mooolto intelligente e senza alcuna malizia, anche lui mi ha deliziato. Will direi invece che è l’amico e il fidanzato che tutti vorremmo. Per quanto abbia fatto qualche sbaglio anche lui nella storia, ha agito sempre e solamente con il cuore. Passiamo a Steve, che ripeto, ho adorato particolarmente. ha avuto un ruolo fondamentale nella storia e un carattere che difficilmente troviamo nelle persone oggigiorno. ha avuto pazienza e costanza, tanto amore per i figli, e soprattutto è riuscito a dare sempre consigli giusti senza mai essere invadente. Ho amato quest’uomo.

Vorrei tanto visitare le location dei libri di Nicholas Sparks, sembrano una favola.


Per tutta la serie di motivi elencati (tutti positivi) il mio voto è 

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