Recensione “Dieci piccoli indiani- Agatha Christie”



Prezzo: 6.90 con il corriere della sera

Genere: Giallo


Trama:

Dieci persone estranee l’una all’altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island, senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l’invito. E ora sono lì, su quell’isola che sorge dal mare, simile a una gigantesca testa, che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli. Ma hanno trovato una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto di ciascuna camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l’inizio di un interminabile incubo. Con “Dieci piccoli indiani”, scritto nel 1939, Agatha Christie ha sfidato se stessa: dieci assassini, isolati, vittime a loro volta di un assassino invisibile


Recensione:


Questo libro è una genialata, mi chiedo come mai non lo avessi ancora letto. Sotto molti suggerimenti mi sono incuriosita e ho deciso di leggero. Al principio me lo sono presa per il kobo e dovevo leggerlo lì, poi ho scoperto che sarebbe uscito il giorno dopo in edicola con il corriere della sera, immaginate quanto mi sia illuminata. Il giorno dopo sono andata subito in edicola e “Dieci piccoli indiani” è diventato mio, la foto del libro è qui in alto.


Ma parliamo della storia, la trama non l’avevo capita benissimo da dietro il libro, ma tutti mi hanno detto che il libro è davvero bello ma non ne ero convinta. Mi sono buttata a capofitto nella lettura e ne ho letto la metà tutta d’un fiato. La trama della storia è davvero avvincente. Non ho trovatonessun punto a sfavore per questo libro. Un punto a favore ripeto è la trama, ben costruita e per niente banale. Dieci persone che non si conoscono, obbligati a stare in un’isola dove non c’è nessun altro e iniziano uno dopo l’altro a morire, secondo la logica di una filastrocca e dellestatuine di dieci negretti:



Filastrocca:


Dieci poveri negrettiSe ne andarono a mangiarUno fece indigestione,Solo nove ne restar.Nove povero negrettiFino a notte alta vegliar:Uno cadde addormentato,Otto soli ne restar.Otto poveri negrettiSe ne vanno a passeggiar:Uno,ahimè è rimasto indietro,Solo sette ne restar.Sette poveri negrettiLegna andarono a spaccar:Un di lor s’infranse a mezzo,E sei soli ne restar.I sei poveri negrettiGiocan con un alvear:Da una vespa uno fu punto,Solo cinque ne restar.Cinque povero negrettiUn giudizio han da sbrigar:Un lo ferma il tribunale,Quattro soli ne restar.Quattro poveri negrettiSalpan verso l’alto mar:Uno un granchio se li prende,E tre soli ne restar.I tre poveri negrettiAllo zoo vollero andar:Uno l’orso lo abbrancó,E due soli ne restar.I due poveri negrettiStanno al sole per un po:Un si fuse come c’era,E uno solo ne restò.Solo, il povero negrettoIn un bosco se ne andò:Ad un pino si impiccò,E nessuno ne restò!
Quello che mi ha più sorpresa è l’aver dubitato di tutti quanti senza mai aver capito davvero chi fosse l’assassino. Fino all’ultimo. Avevo capito il meccanismo ma non capivo chi e perché. Il fatto dell’isola e di questo giochetto mi ha affascinata tantissimo tanto che mi sentivo lì con i protagonisti. Per non parlare del giradischi e del suo contenuto. Sono stata felice di aver letto questo libro e non ne sono rimasta delusa. Anzi ora sarei curiosa di leggere qualcosa di questa scrittrice. Per tutti i motivi qui elencati il mio voto é 








Voi lo avete letto? che ne avete pensato? datemi il vostro parere

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