Recensione "C'è un cadavere in biblioteca- Agatha Christie"

Prezzo: 8 euro


Pagine: 182


Genere: Giallo
          

Trama: St. Mary Mead: un piccolo villaggio isolato nella campagna inglese dall'aria innocua e tranquilla. Eppure anche qui, come spiega la più celebre degli abitanti del paese, Miss Jane Marple, il male può nascondersi ovunque, facendo irruzione anche nella vita degli individui più insospettabili. Lo dimostra il caso del colonnello Bantry e di sua moglie Dolly che una mattina vengono bruscamente svegliati da una cameriera terrorizzata, venuta ad annunciare che, nella biblioteca della villa, è stato trovato il cadavere di una sconosciuta in abito da sera, apparentemente assassinata.



Questo è il terzo libro che leggo di quest'autrice ma il primo con Miss Marple. Devo ammettere che preferisco Poirot a quest'ultima. Comunque passiamo al libro. Questa è la storia di una ragazza assassinata e ritrovata in una biblioteca. I proprietari della casa non la conoscono e non sanno come sia arrivata lì. Chi è la ragazza? cosa ci fa in casa loro? chi l'ha uccisa?. Inizia così l'indagine da parte della polizia e di Miss Marple. Io non avevo capito anche questa volta chi era l'assassino, ho fatto ipotesi su ipotesi ma non mi sono per niente avvicinata alla soluzione. Questo dimostra per l'ennesima volta la bravura della Christie

VOTO:





10 cose che non sai su "Il re leone"

Curiosando un pò in internet ho trovato qualche curiosità sul mio cartone preferito: Il re leone. Presumo che molti di voi lo adorino quanto me e quindi volevo rendervi partecipi di questa scoperta.

Eccovi 10 cose riguardanti il film, che probabilmente non sapete ;)





1- IL TITOLO ORIGINALE DEL FILM NON ERA ‘IL RE LEONE’


Quando ho iniziato a lavorare a Il Re Leone, il film si chiamava Il Re della Giungla”, rivela il produttore Don Hahn.
“Il Re della Giungla era una metafora per questo racconto allegorico sul comportamento umano. Pensavamo a come là fuori sia una giungla e Simba ci deve vivere. In ogni caso, non c’era nessuna giungla nella nostra storia, poiché si trovano nella savana. Un altro titolo al quale avevamo pensato era Il Re degli Animali, che aveva più senso perché un leone è il re degli animali feroci, ma poi abbiamo scartato anche questo perché volevamo focalizzarci su una semplice storia su un re leone. A quel punto abbiamo pensato ‘Perché non lo intitoliamo Il Re Leone?’ La storia parla di un ragazzo che vuole diventare re e suo zio trama per rivendicare il trono. Questa è la storia e parla di un re leone, perciò il titolo è perfetto”.





2-LA RUPE DEI RE E’ STATA CREATA A BURBANK!

“Abbiamo fatto un viaggio in Kenya alla ricerca di animali e paesaggi per il film”, spiega il co-regista de Il Re Leone, Roger Allers. “Non c’era molto tempo per disegnare degli schizzi durante il viaggio, poiché gli animali erano sempre molto veloci, ma abbiamo fatto molte foto e ricerche e abbiamo catturato l’atmosfera dei paesaggi e del clima. Nel film, la Rupe dei Re è modellata su molti diversi luoghi del Kenya. Alcune cose sono state prese dal paesaggio intorno al distretto di Samburu, ma abbiamo utilizzato una varietà di ispirazioni. Molte persone hanno provato a riconoscere la Rupe dei Re in qualche montagna, ma si sbagliavano. L’ha inventata un artista di Burbank.



3- ZAZU INIZIALMENTE ERA UN SPECIE DI UCCELLINO ANCORA PIU’ PICCOLO

“Durante le prime fasi di sviluppo, Zazu era un uccellino dal becco appuntito”, svela il co-regista Roger Allers. “Non riesco a ricordare la specie esatta, ma decidemmo di trasformarlo in qualcosa di molto diverso dopo il nostro viaggio di ricerca in Africa. Continuavamo a vedere questi uccelli della specie del bucero beccogiallo saltellare qua e là, con una grande personalità. La curva superiore del loro becco gli dava un’aria altezzosa e al tempo stesso avevano delle splendide zampe piumate e sembrava che indossassero i pantaloni di un pigiama. Avevano un aspetto così divertente e così tanta personalità che abbiamo capito che Zazu doveva essere un bucero beccogiallo. Gli ha dato più carattere”.




4- CI SONO VOLUTI NOVE MESI PER CONVERTIRE IL FILM NEL FORMATO 3D


“Quando per la prima volta mi hanno detto che Il Re Leone sarebbe stato convertito in 3D, non ero sicuro che fosse possibile”, afferma il produttore Don Hahn. “In ogni caso, sono entusiasta del risultato. È fantastico! Tutto sommato, ci sono volute nove mesi per completare il processo. Durante i primi tre mesi abbiamo preparato e testato le immagini, per passare poi nei sei mesi successivi al reale lavoro di produzione”.




5- IL TEAM CREATIVO HA PORTATO NELLO STUDIO DEI LEONI VERI PER STUDIARNE I MOVIMENTI

Quando Walt Disney lavorò a Bambi, portò nello studio di animazione svariati animali della foresta per le sue ricerche”, svela il co-regista de Il Re Leone Rob Minkoff. “Gli artisti potevano vedere gli animali da vicino e osservarne i movimenti, è stato un modo fantastico di studiare la natura. Da qui è nata l’idea di portare leoni e cuccioli veri per creare gli animali del film Il Re Leone. Fu un famoso esperto di animali di nome Jim Fowler, conduttore di un programma televisivo dal titolo Mutual Of Omaha’s Wild Kingdom, ci portò gli animali. È stato molto divertente e interessante per tutti gli animatori coinvolti nel film”.



6- NELLA PRIMA STESURA DELLA STORIA RAFIKI ERA UN PERSONAGGIO MOLTO DIVERSO


“Nelle prime fasi della produzione, il personaggio di Rafiki era molto differente da quello che si vede nel film finito”, ammette il co-regista Roger Allers. “Nella prima stesura della storia,

Rafiki era un serio consigliere del Re. Era molto saggio e scegliemmo l’attore Robert Guillaume per doppiarlo. In ogni caso, nel momento in cui Robert venne a registrare la voce, il personaggio cambiò radicalmente. Siamo arrivati a pensare che Rafiki dovesse essere più un pazzo monaco eremita. A quel punto era un personaggio strambo e misterioso, con un lato mistico e una saggezza che mostrava occasionalmente, ma con un lato molto giocoso e svitato. Robert è una persona molto seriosa e questo non era ciò per cui aveva firmato, così passammo le prime sessioni di registrazione alla ricerca della voce e della risata di Rafiki. Quel giorno Robert la trovò e il resto è storia”.





7- ORIGINARIMENTE NATHAN LANE ED ERNIE SABELLA FECERO IL PROVINO PER IL RUOLO DELLE IENE

“La fase di casting de Il Re Leone è stata estremamente lunga e molto coinvolgente”, spiega il co-regista Rob Minkoff. “Abbiamo valutato molte idee diverse per i vari ruoli nel film, ma due grandi successi furono Timon e Pumbaa. Nel 1992 quando venne realizzato Il Re Leone, Nathan Lane ed Ernie Sabella erano impegnati in una produzione di Broadway di Bulli e Pupe. Vennero a un’audizione a New York e si scontrarono all’ingresso, scoprendo in quel modo che erano entrambi partecipavano all’audizione per il ruolo delle iene. Chiesero al direttore del casting di poter sostenere il provino insieme e mentre leggevano le loro battute erano divertentissimi, ma non sembravano andare bene per la parte. È stato in quel momento che abbiamo pensato ‘E se li utilizzassimo per le voci di Timon e Pumbaa?’ È stata la scelta perfetta”.



8- NELLA SCENEGGIATURA ORIGINALE NON C’ERA LA CANZONE HAKUNA MATATA

“Durante le prime fasi di produzione, nel film avevamo una canzone intitolata He’s Got It All Worked Out”, svela il co-regista Rob Minkoff. “Volevamo una canzone che fosse divertente e gioiosa, perché volevamo trasmettere l’idea che Simba non sta diventando un leone quando incontra Timon e Pumbaa; abbandona i suoi modi da leone ed entra nella sua nuova vita lontano da casa. In ogni caso, non siamo riusciti a convincere tutti che fare un’intera canzone sul mangiare insetti fosse una buona idea. Poco tempo dopo, il team di ricerca tornò dal viaggio in Africa con la frase ‘Hakuna Matata’. Ne abbiamo parlato durante un meeting con Tim Rice ed ecco come è nata l’idea. Mi ricordo che Tim disse ‘Hm… Hakuna Matata. Sembra un po’ Bibbidi-bobbidi-boo.’ Ed è nata la canzone!”



9- LO STROFINAMENTO DELLA PANCIA DI PUMBAA E’ ISPIRATO ALLA MOGLIE DI UNO DEGLI ANIMATORI

“Mentre lavoravo a Il Re Leone, mia moglie era incinta del nostro primo figlio”, spiega l’animatore Tony Bancroft. “Se osservi una donna incinta, noterai che a loro piace molto accarezzarsi la pancia. Le rilassa. Dunque osservavo mia moglie che si accarezzava la pancia è ho pensato ‘Sarebbe divertente farlo fare a Pumbaa, che è così grosso e grasso’. Quando nel film vedi Pumbaa stare sdraiato a osservare le stelle, noterai che fa quel gesto. Ho animato quella scena e ho fatto in modo che si toccasse delicatamente lo stomaco come una donna incinta perché sembrava molto naturale. Lo rende più umano e identificabile”.



10- I REGISTI INIZIALMENTE VOLEVANO CHE FOSSERO CHEECH E CHONG A INTERPRETARE LE IENE NEL FILM


“È stato molto difficile trovare le voci giuste per le iene nel film”, rivela il co-regista Rob Minkoff. “Gary Trousdale, uno dei registi del film La Bella e la Bestia, ci ha aiutato nelle prime fasi dello sviluppo e ha creato l’intero storyboard delle iene come se fossero interpretate dal duo Richard “Cheech” Marin e Tommy Chong. L’idea era divertente, ma all’epoca Cheech e Chong non stavano lavorando insieme, dunque sapevamo che non sarebbe stato possibile avere la coppia per questi ruoli. Nello stesso periodo ho sentito dire che Whoopi Goldberg era interessata al film e quando le abbiamo chiesto se le poteva interessare dare la voce a una iena ha risposto ‘Sì, certo’. Così ottenemmo Cheech e Whoopi invece di Cheech e Chong!”

Spero vi abbia fatto piacere leggere questo articolo :)

Il re leone



Trama:
E' l'alba di un nuovo giorno e centinaia di animali della savana si stanno radunando dinanzi alla Rupe dei Re: portano omaggio al piccolo Simba, figlio del Re Leone Mufasa e della compagna leonessa Sarabi. All'importante evento però manca Scar, cupo e abietto zio di Simba e fratello di Mufasa. A causa della nascita di Simba, Scar non potrà diventare il prossimo Re della savana.. Passano gli anni e Simba adesso è un leoncino che trascorre molto tempo con il padre, il quale gli insegna i doveri di un re, e con l'amica di giochi Nala. Anche se è spesso sorvegliato da Zazu, un bucero beccogiallo, Simba non riesce a evitare pericoli e rischi: sotto suggerimento di Scar, il leoncino si reca con l'amica Nala nel cimitero degli elefanti, luogo pericoloso e sorvegliato da iene affamate. Scar nel frattempo, sempre più perfido ed invidioso, escogita un terribile piano per eliminare Mufasa e diventare cosi il nuovo Re.


Durata: 88 minuti




Mia valutazione:




Questo è il mio film disney che amo di più, forse è il primo che ho guardato all'età di 5 anni, ora lo so a memoria e piango ancora come una scema. Cartone più bello per me non esiste :D

Questa è la storia di una famiglia, di un'amicizia e di un grande amore. Non saprei dire quale personaggio amo di più, ho imparato ad amarne tanti. Questo è un cartone che almeno tutti dovrebbero guardare una volta nella vita.

Recensione "Il tribunale delle anime- Donato Carrisi"



Prezzo: 5 euro


Pagine: 462


Genere: Thriller


Trama: Roma è battuta da una pioggia incessante. In un antico caffè, vicino a piazza Navona, due uomini esaminano lo stesso dossier. Una ragazza è scomparsa. Forse è stata rapita, ma se è ancora viva non le resta molto tempo. Uno dei due uomini, Clemente, è la guida. L'altro, Marcus, è un cacciatore del buio, addestrato a riconoscere le anomalie, a scovare il male e a svelarne il volto nascosto. Perché c'è un particolare che rende il caso della ragazza scomparsa diverso da ogni altro. Per questo solo lui può salvarla. Ma, sfiorandosi la cicatrice sulla tempia, Marcus è tormentato dai dubbi. Come può riuscire nell'impresa a pochi mesi dall'incidente che gli ha fatto perdere la memoria? Anomalie. Dettagli. Sandra è addestrata a riconoscere i dettagli fuori posto, perché sa che è in essi che si annida la morte. Sandra è una fotorilevatrice della Scientifica e il suo lavoro è fotografare i luoghi in cui è avvenuto un fatto di sangue. Il suo sguardo, filtrato dall'obiettivo, è quello di chi è a caccia di indizi. E di un colpevole. Ma c'è un dettaglio fuori posto anche nella sua vita personale. E la ossessiona. Quando le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, portano allo scoperto un mondo segreto e terribile, nascosto nelle pieghe oscure di Roma. Un mondo che risponde a un disegno superiore, tanto perfetto quanto malvagio. Un disegno di morte. Perché quando la giustizia non è più possibile, resta soltanto il perdono. Oppure la vendetta. Questa è la storia di un segreto invisibile...



Non avevo mai letto ancora nulla di questo autore. Sono mesi che sento parlar benissimo di Carrisi e delle sue opere, finalmente mi sono decisa a dargli una possibilità.
Il romanzo non ingrana subito con la storia. Anche perché le storie sono ben 3: Quella di Sandra, una vedova che vuole la verità sulla morte del marito. Quella di Marcus, un prete che ha perso la memoria. Infine quella del cacciatore, alla ricerca del trasformista, Le tre storie sembrano non avere nulla in comune, eppure alla fine si intrecceranno. Il personaggio che più mi è stato simpatico è Sandra, che combatte con le sue colpe e con il rimorso e per la verità. La storia è ambientata principalmente a Roma, questo infatti è il primo thriller che leggo ambientato in Italia, di solito quelli che leggo sono stranieri e quindi ambientati fuori Italia. Carrisi è stato abile a confondermi, a fine romanzo ero convintissima di aver capito, mentre nell'ultima pagina ho capito di aver toppato. Quindi devo dire che il libro mi è piaciuto e che ovviamente non vedo l'ora di leggere anche il continuo che per fortuna possiedo già :)



Lilli e il vagabondo

Trama: Lilly, piccola, graziosa cagnetta, è stata offerta in dono, in occasione del Natale, dal giovane sposo alla sua giovane moglie. Liily è divenuta in breve la regina della casa. Quando nasce un bimbo, al quale vanno naturalmente le più affettuose premure del genitori, Lilly si sente abbandonata, ripudiata. Per sfuggire al canile, cui è destinata, Lilly non esita ad affrontare la notte oscura e il mondo sconosciuto, e solo l'intervento di Biagio, un cane vagabondo, la salva dal guai. Poi i due cani salvano il neonato da un grave pericolo: per ricompensarli i genitori li accolgono nella casa, dove divengono in breve gli amici più affezionati e devoti del piccino.

Durata: 75 minuti


Mia valutazione:




Davvero un film carinissimo. La storia di questa cagnolina che viene adottata da una famiglia benestante e le sue avventure con un cagnolino che vive in strada :) una storia che racconta la fedeltà canina, un cartone che non tramonterà mai.

Recensione "Il segreto della bambina sulla scogliera- Lucinda Riley"

Prezzo: 5.90


Pagine: 480


Genere: Narrativa straniera

                 




Trama: Dopo un aborto che le ha spezzato il cuore, Grania Ryan lascia New York e la sua carriera di scultrice per tornare nel villaggio irlandese in cui è cresciuta. Un giorno, in mezzo alla tempesta, sulla scogliera a picco sul mare dove è solita fare lunghe passeggiate, scorge Aurora, una bimba orfana di madre da cui è subito attratta in modo misterioso. Ma quando la madre di Grania, nonostante i suoi numerosi ammonimenti, si accorge che la figlia si sta affezionando ad Aurora e al padre di lei, le consegna un plico di lettere gelosamente custodite negli anni. In quelle lettere è contenuta la storia dei Ryan e dei Lisle, due famiglie legate fin dai tempi della guerra e sui cui destini si stendono ombre oscure. Sarà proprio la piccola Aurora e la devozione che Grania prova per lei a spezzare le catene del passato.


Lo stile della Riley è fantastico, ho avuto modo di conoscerla l'estate scorsa con il libro " Il giardino degli incontri segreti", da cui sono rimasta affascinata e che mi è rimasto indubbiamente nel cuore. Questo intrecciarsi di storie tra presente e passato, i segreti di famiglia che durano anni, sono qualcosa che riesce a catturarti lasciandoti incollata alle pagine finché il libro non finisce. Questa è la storia dei Ryan e dei Lisle, le due famiglie protagoniste. La storia viene narrata dalla voce giovanile di Aurora. Aurora e Grania si conoscono sulla scogliera e da lì nasce un'amicizia. La mamma di Grania non vede di buon occhio questa amicizia e mette in allarme la figlia, pian piano raccontandole la storia che accomuna le due famiglie. Ci sono stati parecchi colpi di scena di cui non mi aspettavo, mentre alcune cose le avevo immaginate, però non sono rimasta assolutamente delusa: La storia è intrigante e misteriosa come piace a me e non mancano anche le storie d'amore. Ci sono parecchie ingiustizie in questo libro, che mi hanno fatto ingoiare il rospo ogni volta. Però c'è tanto amore in questa storia che è impossibile non amarla.

VOTO:

Recensione "Il meglio di me- Nicholas Sparks"

Prezzo: 10.90

Pagine: 392


Genere: Narrativa rosa
                       



Trama: Nella primavera del 1984, quando ancora frequentavano il liceo, Amanda e Dawson si sono innamorati: un sentimento profondo, capace di vincere ogni avversità. Ma, alla fine dell'estate, le loro strade si sono divise bruscamente. Venticinque anni dopo, Amanda e Dawson si ritrovano per il funerale di un vecchio amico. E in un solo weekend scopriranno che l'amore può durare per sempre.






Ho letto tanti libri di questo autore e ormai ho imparato ad amare e conoscere il suo stile. Sparks è uno scrittore che con i suoi libri è devastante, ti presenta i protagonisti come si presentano gli amici, i nemici diventano tuoi nemici e per questo è capace di coinvolgerti nella storia in un modo che pochi scrittori riescono a fare. Questo racconto come tutti i suoi, è molto romantico e molto triste. Una storia di rimpianti, di fantasmi, di amori passati e di decisioni di prendere, ma è anche una storia di amicizia e di destino. Avevo intuito quale sarebbe stato il finale già da metà libro, proprio perché ormai conosco lo stile di Nicholas Sparks. Ho ammirato il coraggio e la forza di Amanda e soprattutto la bontà del personaggio di Dawson. Lo consiglio agli amanti del genere e a chi ha bisogno di una bella storia d'amore e ad un libro leggero.

VOTO:




Libro del mese 6#: Luglio


Questo mese le mie letture sono state tutte ottime, sinceramente non saprei davvero quale scegliere come libro del mese :/
eccovi le letture di Luglio:


-Le parole che non ti ho detto, Nicholas Sparks
-Shadowhunters Città di ossa, Cassandra Clare
- Il principe della nebbia, Carlos Ruiz Zafon
- Le fiabe di Beda il bardo, J.K. Rowling
- Il sonnambulo, Sebastian Fitzek



Mi sono piaciuti tanto tutti quanti ma questa rubrica non premia il più bello, come già vi avevo detto, ma quello che mi ha lasciato qualcosa in più. Quale mai sarà?
Il libro del mese di Luglio per me è stato il primo libro della saga Shadowhunters.




Trama:La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.


La mia opinione: Ho scelto questo libro come libro del mese di Luglio perché mi avevano avvisata, questa saga o la ami o la odi, io quindi avevo già un pç di paura che non mi piacesse. Invece mi è piaciuto questo primo libro e mi è stato detto che sarà sempre meglio. Lo consiglio perché mi ha piacevolmente sorpresa e non è un libro pesante, è di facile lettura per tutti.