Recensione "Il mio cuore cattivo- Wulf Dorn"



Prezzo: 12.66E

Genere: Thriller psicologico

Pagine: 347

Trama: C'è un vuoto nella memoria di Dorothea. Quella sera voleva uscire a tutti i costi ma i suoi l'avevano costretta a fare la babysitter al fratello minore mentre loro erano a teatro. Ricorda che lui non ne voleva sapere di dormire e urlava come un pazzo. Ricorda una telefonata che l'aveva sconvolta, ricorda di aver perso la testa, e poi più niente. Più niente fino agli occhi sbarrati del fratellino, senza più vita. C'è un abisso in quel vuoto di memoria, un abisso che parole come "arresto cardiaco" non riescono a colmare. Perché la verità è che lei non ricorda cosa sia successo. Solo adesso, dopo mesi di ospedale psichiatrico, di terapie, di psicologi, ha raggiunto faticosamente un equilibrio precario. Ha cambiato casa, scuola, città: si aggrappa alla speranza di una vita normale. Ma una notte vede in giardino un ragazzo terrorizzato che le chiede aiuto e poi scompare senza lasciare traccia. E quando, dopo qualche giorno, Dorothea scopre l'identità del ragazzo e viene a sapere che in realtà lui si sarebbe suicidato prima del loro incontro, le sembra di impazzire di nuovo. I fantasmi del passato si uniscono a quelli del presente precipitandola in un incubo atroce in cui non capisce di chi si può fidare, e in cui la sua peggiore nemica potrebbe rivelarsi proprio lei stessa...

Recensione: Avendo già letto da poco un altro libro di questo autore, La psichiatra, nutrivo delle aspettative positive anche verso questo romanzo. Sono stata felice che queste aspettative non siano venute meno. Infatti questo scrittore mi ha introdotto in questo genere e me ne ha fatto innamorare.

Dorn ha un modo di scrivere moderno e leggero, che sommato alla curiosità che il racconto suscita pagina dopo pagina, rendono i suoi romanzi facili da "mangiare" in un sol boccone.

Anche stavolta la voce narrante è al femminile, anche se a differenza de "La psichiatra" in cui la protagonista è un'adulta, in "Il mio cuore cattivo" ci troviamo alle prese con una sedicenne.

Devo ammettere che ho pensato più volte anche io che Doro fosse veramente pazza, ma più ci pensavo più mi convincevo che probabilmente lo scrittore mi stava ingannando. Sin dall'inizio del libro ero super curiosa di sapere cosa fosse successo al fratellino di Doro, mi chiedevo soprattutto che ruolo avesse giocato lei nella morte del piccolo e cosa la sua mente le stesse nascondendo. Non ho mai dubitato invece sulla veridicità delle sue parole sull'Apparizione di Kevin nel capanno, come poteva lei averlo riconosciuto nel poster se non lo avesse davvero visto in quel capannone?

Per quanto il suo psichiatra le avesse dato una spiegazione a tutto, io continuavo a dirmi che c'era qualcosa in più. Come per il precedente libro letto di questo scrittore, ho avuto dubbi abbastanza fondati ma anche questa volta il finale mi ha sorpresa proprio perché mai l'avrei immaginato. Infatti Dorn spiega tutto proprio nelle ultime pagine come in "La psichiatra", quindi è impossibile indovinare, tutt'al più ci si può avvicinare. Il mio voto quindi è abbastanza alto:




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